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  • Immagine del redattoreSilvia Daniele WP

Ricominciano i matrimoni?

Arrivano le Ordinanze che aprono al Matrimonio

e fanno tornare il sorriso agli sposi.

Da Wedding Planner, vi spiego se è davvero così.


Da qualche giorno sembra intravvedersi la luce in fondo al tunnel che dal mese di febbraio ha costretto

tutti noi Wedding Planner a fermare responsabilmente ogni attività di organizzazione dei matrimoni.

I vari governatori delle Regioni, nell’esercizio della loro autorità in materia sanitaria, stanno emanando Ordinanze con le quali sembra che gli sposi possano ricominciare a sognare il loro matrimonio:

si consente la ripresa di attività di Catering.

Ha cominciato il governatore del Veneto, Luca Zaia, seguito dal governatore della Sicilia, Nello Musumeci,

e dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca. È presumibile che a ruota, ora, si aggiungeranno

anche tutti gli altri Governatori. In queste ordinanze si concede appunto la ripresa di attività di Catering,

dall’1 o dall’8 giugno, a seconda delle regioni.

Dopo l’accordo del 7 maggio 2020 tra il Governo e la Cei che ha concesso, seppure con precise linee guida

da seguire, la ripresa di celebrazione dei matrimoni religiosi dal 18 maggio , questa è sicuramente un’altra un’ottima notizia per tutte quelle coppie che sono in stand-by e che attendevano con ansia di capire

se si sarebbero potute sposare entro quest’anno, nella data che avevano già scelto, o se avrebbero

dovuto abbandonare l’idea e posticipare il proprio matrimonio al 2021.

Anche per questa ulteriore apertura di attività ci sono diverse regole da seguire, però è anche vero che,

stando alla delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, lo stato di emergenza sanitaria

verrà a decadere in data 31 luglio 2020, pertanto, laddove non ci fosse una improvvisa impennata dei contagi,

che al momento segnano un costante calo, dal 1 agosto si potrà teoricamente tornare alla totale normalità.

Ricominciamo a festeggiare? Io credo che sia ancora prematuro cantare vittoria.

Vediamo di approfondire e di fare un po' di chiarezza.


Cosa prevedono le ordinanze?

Arrivano le Ordinanze che aprono al  Matrimonio e fanno tornare il sorriso agli sposi. Da Wedding Planner, vi spiego se è davvero così. Il Buffet

Il Buffet

Principe di ogni Matrimonio, ovvero l’aperitivo di benvenuto.

Normalmente viene allestito con varie isole tematiche. Fortunatamente può essere previsto ma soltanto

mediante somministrazione del cibo da parte del personale del Catering, che dovrà poter mantenere il distanziamento di un metro dagli ospiti e che dovrà indossare la mascherina .

Devo dire che questo è un sistema di servire i buffet che comunque mi piace di più, a parte l’obbligo della mascherina io lo manterrei sempre

perché evita le resse e consente un servizio più ordinato, e di conseguenza, più elegante.


L' Accoglienza

Arrivano le Ordinanze che aprono al  Matrimonio e fanno tornare il sorriso agli sposi. Da Wedding Planner, vi spiego se è davvero così. L'accoglienza

Sarà da preferire l’utilizzo di spazi esterni, e questo è sicuramente un aspetto che nella scelta della location avremo valutato bene, soprattutto perchè le coppie che scelgono l’estate per sposarsi prediligono location che abbiano splendidi parchi o ampi giardini. Ben vengano dunque salottini e sedute varie, purché sia garantita la distanza di un metro tra loro, salvo che per parenti e congiunti. All’aperto, poi, non c’è l’obbligo di utilizzo della mascherina.


La Musica

Potremo avere musica di sottofondo, poiché è consentito solo intrattenimento con ascolto, e anche questo è un aspetto che comunque io suggerisco, sia all’aperitivo sia al banchetto, perchè gli ospiti amano poter conversare, e la musica non deve essere un elemento di disturbo ma di accompagnamento che deve semmai riempire momenti di eccessivo silenzio, che possono verificarsi nel caso di matrimoni piccini con pochi invitati.


Il Pranzo

Arrivano le Ordinanze che aprono al  Matrimonio e fanno tornare il sorriso agli sposi. Da Wedding Planner, vi spiego se è davvero così. Il pranzo

I tavoli per il pranzo, o cena, placé

che posizioneremo in sala, dovranno essere distanziati tra loro di almeno un metro,

e anche questa è una regola che a mio avviso sarebbe comunque da preferire anche in “condizioni normali”.

Al tavolo, parenti e congiunti non avranno l’obbligo di distanziamento tra loro, fatta salva

la responsabilità individuale di dichiarazioni

non veritiere, ovvero sostenere

di essere congiunti quando ciò non è vero.

Per gli altri ospiti resta invece l’obbligo di distanziamento interpersonale.

Ogni volta che ci si alza dal tavolo tutti dovranno indossare la mascherina.

Si raccomanda la frequente igiene delle mani, sia per ospiti che per personale, che anzi, avrà l’obbligo di provvedervi dopo ogni servizio al tavolo. In Campania addiritttura è fatto divieto di prevedere le bottiglie al tavolo, i calici dovranno essere riempiti sempre e solo dai camerieri.


Gli sposi potranno fare il taglio della torta nuziale, ma il servizio dovrà essere effettuato dal personale

del catering. Anche per la confettata, il buffet dei dolci e di frutta, per l’eventuale angolo di rum,

cioccolato e sigari non sarà concesso agli ospiti di servirsi da sé.

Il dopo pranzo o cena che sia non consente la festa nei modi che siamo abituati a conoscere bensì dovrà prevedere ancora solo musica in sottofondo, o anche a volumi più sostenuti, se piace di più,

ma comunque senza possibilità di ballare.


Quindi, allarme parzialmente rientrato?

In parte, certamente sì.

Queste sono alcune delle disposizioni contenute nei protocolli sanitari allegati alle varie Ordinanze che,

a seconda delle regioni, contengono anche ulteriori disposizioni, ma in quanto ho fin qui descritto,

tra loro sono uguali. Peraltro va osservato che tutte queste concessioni potrebbero essere

sospese tempestivamente laddove ci fosse un aumento dei casi di positivi al Covid-19

In caso invece di regolare decorso e calo dei contagi, si potrebbe pensare ad un allentamento

delle restrizioni stesse.

Stando alla situazione attuale, diciamo dunque che, qualcosa si può ricominciare a fare.


E le responsabilità?

Ci sono ancora molti, anzi, troppi interrogativi.

Se anche il DL Liquidità poco fa divenuto Legge ha limitato la responsabilità del datore di lavoro in caso

di contagio Covid-19, e quindi i vari fornitori abbiano potuto ricevere opportune rassicurazioni sul personale che viene impiegato in ogni evento, sicuramente ci sono ancora troppe incertezze su altre responsabilità.

Non c’è chiarezza infatti su chi dovrà assumersi l’onere di misurare la temperatura degli ospiti al loro arrivo

in location, né su chi debba far firmare e conservare la dichiarazione che attesta che l’ospite

non ha avuto sintomi covid-19.

Non è chiaro nemmeno quali saranno i modus operandi consentiti per il personale di servizio, su come

e quanto si dovrà fare la sanificazione dei vari spazi durante i ricevimenti, né su chi debba assumersene anche l’onere economico.

Ci sono, pertanto, sicuramente delle aperture, ma restano ancora molte incertezze.

Sarà importante capire che cosa accadrà con le nuove ordinanze che verranno emanate dalle varie regioni a partire dal 15 giugno.

Si parla di ripresa di sagre, fiere, discoteche.

Dobbiamo però sempre ricordare che l’emergenza non è ancora finita, e comunque, qualunque evento potrà per legge venire realizzato, dovrà comunque attenersi a dei protocolli sanitari ben precisi,

che al momento non sono noti.


E gli sposi?

Chiaramente ogni coppia è libera di scegliere, e anzi, hai il diritto di scegliere se celebrare e di conseguenza festeggiare il proprio Matrimonio in questo periodo, però deve esserci piena consapevolezza che i vincoli,

e le responsabilità, ci sono ancora, pertanto non siamo ancora nella fase del “liberi tutti“.

Io sono una estrema positiva, non amo i catastrofismi, ma amo la corretta informazione, ed i miei sposi

sono perfettamente edotti su cosa attualmente si possa e non si possa fare, e su quali costi, noti o probabili,

si debbano considerare in aggiunta al budget prestabilito.

Questo credo sia doveroso da parte di un Wedding Planner che loro hanno scelto di avere al loro fianco.

Se siamo dei veri professionisti, dobbiamo essere un valido supporto, su tutto e per tutto.

E dobbiamo loro la massima onestà e trasparenza.

Non trovo corretto illuderli che al momento sia consentito festeggiare il matrimonio nel modo in cui loro

lo avevano pensato e sognato insieme a me.

E se gli sposi sceglieranno di celebrare e festeggiare ugualmente, naturalmente mi avranno al loro fianco

con tutto l’entusiasmo possibile e con il massimo impegno per fare sì che il sogno che mi hanno raccontato

si trasformi in realtà!

Del resto, come amo sostenere nei miei articoli,

non esistono problemi, esistono soluzioni!


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